Biografia  
  
La prima volta
La prima volta

Qualcosa finisce e qualcos’altro inizia.
Segue la notte il nuovo giorno
e attraverso, il respiro dell’universo.
Ti sei sentita sola e dall’ombra
il tuo profondo chiaro fondo è emerso.
Concepirlo a mente fredda, come un cammello
per la cruna o la rosa del Cairo sulla luna,
ben altro toccare il miele con la punta delle dita,
ben altra meraviglia nasce dagli occhi
di un bambino. E’ inscritto nella cellula un destino?
Guasto nasce il Millennio e su gambe storte
cerca il sopravvento. Ti sei guardata dentro.
Tu e il tuo corpo, via vita maestra,
potresti scoprirti diversa.

Segni particolari
Segni particolari

Non sarà inutile quest’unico comfort
sospeso sul foglio bianco ogni tanto
dell’immaginazione
avant destr sinistr dietro front
in fila per un sogno di libertà
sul viadotto della dissociazione
per i tanti principianti incespicanti
sull’orlo dell’oblio ma io
seguirò punti cardinali fissi per essere ciò che sono
nome: FABIA
segni particolari: NESSUNO.

Vita e morte
Vita e morte

Campo di battaglia è il mio corpo
fazioni opposte in lotta ne fanno scempio
ne fanno bello e brutto tempo
in aperta contesa vita e morte
si sfidano a duello con inevitabile resa
finale e morte non ha uguale
nell’opera demolitrice dell’equilibrio
imperfetto o per somma o per difetto
di sinapsi di neuroni vasi sanguigni globuli e ormoni
flussi riflussi piastrine filamenti e budelli
cellule staminali e altri potenziali
lavorii di invisibili abili mani.
Restasse almeno una traccia un indizio
che non sia carne soltanto e indifesa
che sia il cuore centro motore del domani.

Alchimie
Alchimie

Sui crinali dell’anima
corpi elettrici
bulbi piliferi in estensione

di occhi e mani inflorescenze
liquide corporali alchimie
e suoni e armonie

spazi senza tempo
i luoghi dell’amore
cristalli di fuoco dentro

Primera bugia

Primera bugia

Mal si addice a noi una vita limitata
un’altra piuttosto più immediata
più sincera e dilla pure
pugno di mosche o vanne fiera
fanne tuo vessillo o chiamala chimera
nello slancio e nel limite amala comunque
amala per nulla com’era vera
prima che fosse e che sia
come fu primiera bugia

Luoghi senza tracce
Luoghi senza tracce

Lo specchio al mattino conferma il rituale
d’ogni giorno ieri neutrale cede all’oggi
un giorno o un secolo
dissolvenza del tempo non spiega contorni celati
ordinari di una vita sospesa.
Sono donna di frontiera dico fiera
all’uguale mio riflesso non cerco certezze
IO sento e subito dell’azzardo mi pento
con rincrescimento dissento.
Niente di personale confini possibili
luoghi senza tracce un disvelarsi in noi
d’altre regioni anche quando vediamo
carne e ossa sabbia e sassi su fondali bassi.

Lo specchio
Lo specchio

La mia immagine riflessa
è lo specchio dei pensieri
 dei miei moti interiori
tanto evidenti sono chiari e scuri !

La piccola morte

La piccola morte

Sto solo aspettando l’ora
che ogni destino riserva
senza espressione di gioia
dolore né commento
sto solo aspettando la piccola morte
momentanea ma totale ordinaria ma lucente
come tocco di mani precise al varco
col niente come stella cadente
al porto sicuro dove e quando
un regno approda di pausa
 arretra l’ombra disfatta
in risucchio del peso feroce
uguale da sempre atomo di proterva mente


 
Fabia Ghenzovich fabiaghenzovich@hotmail.com
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