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testata Giorgia Pollastri
Versicolazioni  
 
Biografia  
dalla Silloge “Passaggio obbligato
 
 
 
fiore di malva
 
* * *

Dal cavo di profonde lontananze
risalgono abissi
d'un inverno lunare.
Tra salici  nudi,
spogliata dagli anni
nell'aria sospesa cammino.
La mia ombra si spande
su spazi sopiti
d'un esistente nulla.
Respiro smarrita, mentre
voci sepolte celano
gelosi battiti di vita.

 

E R E D I T A'

Nel volto disfatto
si specchia
un cielo d'acciaio
che preme
un antico inesploso dolore.

Non voglio raccontare la pietà
d'un senile silenzio
che traccia quotidiani confini
ma annoto  la tua fedeltà
nel passare ai tuoi figli
fatiche usurpate
in un magma di vita
madido di tristezza.



 

DIMENSIONE DIGNITA'

Senza intenzione
riporti domanda
incessante
Con sguardi diversi
riemergi sentimenti
schiacciati
d'un amore sfumato
e ripeti domanda
incessante
Ricordi entusiasmi
trasparenti, sensazioni,
pongono in evidenza
la conclusione
d'un definitivo
abbandono.

 

* * *
Lungo il viale del tramonto
folli abissi turbinano
e sanguinano ricordi
mentre una favola assurda
rinarra esaurito giorno.

Il volto della saggezza
cela chiavi di lacrime
dentro altari abbandonati.

Corsa di disperazione
mentre sanguina la notte.

Tutto è crepuscolo nel mio
nido di solitudine
fronde avare coprono
logoranti incertezze di
messaggi incomprensibili.

Lungo il viale del tramonto
dirada vanità dell'io.

 


     
fiore di malva
     


* * *

Occhi stanchi
si posano
su specchi incandescenti
e vedono riflessi
eventi smagliati.

Lontano
sotto il fangoso vento
si torce un mare
di vane verità.

Larvati eventi
di definite violenze
sbarrano stanchi passi
d'uomo esaurito.

Vita violata
non più riporta
messaggi di speranza
ed occhi stanchi
si chiudono
su viso dilatato
in ultima follia.



 

***

    
Ristagnano    
impietose tensioni    
mentre, con debolezze   
spogliate dalla dignità,
         ricerco giorni    
disoccupati d'amore    
In angoli    
protetti dai silenzi    
s'attarda l'ansia    
che smaglia   
penombre di sapienza    
Di colpo,   
punti d'incontro    
riflettono contemporanee      
menzogne;    
il cielo  
sfiorisce dolcezze    
coltivate    
da altezzosi impegni    
poi nell'impigrirsi
         di tregue indifferenti   
termina il senso   
di definizioni ormai soffocate.


     
fiore di malva
     


* * *

Rifiuterò drappi di seta    
che sotto il peso    
d'un sorriso    
gettano per cibo    
sogni lapidati    
da immonde magie
    
Rifiuterò drappi di seta    
che con mani-cellule    
per campi di cave    
sbarrano  
casti sogni    
in deserti assetati
    
tornerò con la seta    
dei soli capelli    
per cogliere sogni    
rinati 
per cogliere sogni    
mai nati.

***

Potranno le nostre risa    
planare tra i giorni    
lunghi di immoti dolori.
    
L'animo, assorbendo    
scintille di gioia    
franerà per inespresse speranze    
e punto su punto    
in lente parabole   
risalirò la china   
di venti affiorati     
sui pendii dei pensieri,
             librerò i segni  
di chiari mattini    
che con fili di luce    
tesseranno l'abito     
di una nuova vita.


 


* * *

Come razza di sherpa  
camminiamo   
molli di sole    
a sollevare    
con animose forze    
inconsistenti ombre    
d'un mondo larvale.
Itineranti fiori del domani    
ironizzano   
sulle coltri di muffe    
che ci vogliono nudi e deboli    
e raggiungiamo vette    
di terre lontane    
ebbri dello scintillio     
di spazi incontaminati.

 

 * * *

D'autunno cerchiamo pretesti
per evadere ancora
nel calore dei falò estivi.
Alibi d'essenze
ci avviano a tempi di banalità
dove produrre dolore è motivo
per vagare radenti
tra torri stupefatte.
L'evasione conosce
i limiti delle origini
e tenui accordi d'orchestra
sigillano scatole
di fedeli in catene.
Ed ora trasferiti
su ali di neve
ricadiamo nella luce
dell'inverno e cogliamo
i silenzi di bocche
sature di colla.


     
fiore di malva
     


* * *

    
Nel limbo di memoria    
scoprimmo    
come incisi su tombe    
giorni dubbiosi.    
Da luoghi incolori    
come piccole anime smarrite    
vennero  
le vaghe regioni dei vivi:    
        un farsi bianco    
        del tempo    
        tra fruscii di seta    
        sui giorni scontati    
        d'un nulla epicureo    
        ribadiva che la vita
       è atroce.  
Ecco ristabilire    
tra simboli di tetri scarabei    
forme rimarginate    
da farfalle di fuoco    
che per luci sulfuree    
riconducono    
intuibili echi di speranza.


 

***

Tra luminose vegetazioni
di intatte memorie
s'annienta
immota morale
e si duole l'infanzia
/amaro fantasma/
pulsa un abbraccio d'ignoto
che liquefacendo
pareti invisibili
sfibra il sacco della memoria
svelando - tra indocili sogni -
sacralità del silenzio
sacralità del tempo.

     
fiore di malva
     


* * *

Io non c'ero
mentre mani ti ghermivano
e i biondi capelli falciavano.

Io non c'ero
mentre i tuoi occhi azzurri
diventavano cielo uscendo dal camino.

Io non c'ero
quando i miei fratelli
venduti, i miei fratelli
persi, i miei fratelli…
ancora ti cercavano
per appenderti come un frutto
appassito, ai rami del viale.

Io non c'ero
quando tante cose
quando tanti fatti
quando tanti bambini
quando tanta gente…

Io non c'ero.

Ma oggi sono qui,
oggi solo posso dire,
a te che non sei più
che i drammi
e le sofferenze passati
non si possono cancellare
oggi solo posso dire:
       - lottiamo, perché non debbano tornare -


 


* * *

Musica vaga
scende
a tracciare lineamenti
varcando cancelli
di cellule ignare,
supera porte
sorvola argini.
            pura immagine
            vaga
            quale idillio
            di feticci e ritrova
            parole rubate.
Riappare sui volti
il ricordo
ed oscilla in silenzi
sgualciti.
Ritornano i tempi tenaci
ed ancora più oltre
saremo noi,
saremo sempre musica.

  * * *

Ancora per poco
nel tempo che cancella
tornano le tue orme
dal passato
- sei salda nel pensiero -

Ancora per poco
però, e gli effluvi
si dissolveranno
mentre le stelle
cominceranno a brillare.

E tu sei qui
figura immensa
figura immane
che tutto avvolge
            Ancora per poco.


     
fiore di malva
     


al Conte (Cagliostro)

Senza suoni nell’aria
osservo quel grumo di case distese

Un senso di solitudine
mi porta ad immaginare
il suono della tua voce
ed il cigolio della porta
che su di te si chiuse

Vagò il pensiero
cercò strade solitarie
per fuggire da quel colle
e giungere al mare

Ma dalle inferriate
volò solo una coccinella
presagio di vita e ... di morte.


 

* * *

Musica vaga
scende
a tracciare lineamenti
varcando cancelli
di cellule ignare,
supera porte
sorvola argini.
            pura immagine
            vaga
            quale idillio
            di feticci e ritrova
            parole rubate.
Riappare sui volti
il ricordo
ed oscilla in silenzi
sgualciti.
Ritornano i tempi tenaci
ed ancora più oltre
saremo noi,
saremo sempre musica.


     
fiore di malva
     

* * *

Nel tempo degli ulivi
bambini rincorrono
esili sogni.

Ancora baluardi
ad incertezze mielate
- fragili stupori -
profanano canti di croci

Complice violenza
rapida risale il poggio,
tra germogli
torturati dai venti
dipinge dubbi
dissacra l'eco
e conduce lacrime
al compagno.

Fermiamoci a ricevere
con braccia nude
aromi liquefatti
di una impalpabile
umanità.


 

Alla mostra egizia di Nefertari
(Palazzo Grassi Ve)

 

Non sono sola in questa sala
mentre osservo,
non sono i turisti che odo,

alita lieve brezza
che accarezza i ricchi sarcofaghi

aleggia profumo d’unguenti,
tintinnio di monili
lievemente riecheggia

non ignara del tempo
non bloccata
in fissità di silenzi
viaggi e giungi al mio fianco
a parlare di un tempo passato
a narrare di un tempo futuro
in un oggi
in cui il tempo dilata le ore
tra ieri e domani


     
 
     


* * * ( a Laura)

Nel tepore della primavera
era nato un fiore.
Tu eri giovane, col sorriso
sulle labbra,
la vita era luce,
gioia, amore.
Il primo temporale estivo
presentimento di nuovi tempi.
E tu non sapevi
del fiore che cresceva
sul tuo seno
Tu sorridevi perché
la vita è bella
la vita è gioia,
la vita è amore
Le piogge d'autunno, profumano il bosco
presentimento di nuovi tempi
E un viso serio ti parlò,
ti parlò di un fiore
cresciuto nel tuo seno,
un fiore che ti rubava la vita.
Tu sorridevi perché
la vita è bella
la vita è amore
e non pensavi al dolore.
            La prima neve cadde
            presentimento di nuovi tempi
E tu non sapevi
che la tua gioia
il tuo sorriso
il tuo amore
sarebbero stati coperti
dal candore della neve
            ma, sul tuo viso pallido
brillavano occhi profondi
occhi sereni

che dicevano che tu sapevi.
 

*  * *

E' sorto il sole stamani
ad illuminare
una giornata senza te.

Nell'aria, ancora
vibra il tuo sorriso
e splende ancora
la luce dei tuoi occhi.

Il tuo andare
è per noi un restare…

ed ancora
nell'aria attorno a noi

sapremo cogliere la tua carezza.

23.6.2000

     
fiore di malva
     

Ottavio Benini

(maggio 2000)

 

C'è qualcosa nell'aria che freme
è un respiro celato
trasmesso dal vento:
Ottavio è partito
non è andato lontano
se appena gli occhi socchiudo
una voce mi dice: ricorda.
Tra le ciglia velate di lacrime
intravedo quel mondo
che con amore narravi e cercavi.

Sei ancora con noi,
quel cuore che ha fatto le bizze
è un cuore talmente grande
e a noi l'hai donato
perché ancora, in tutti, resti
l'amore per il tuo paese.

Ti vogliamo bene, grazie Ottavio!

 


* * *

Non era una stella
che brillava nella notte
era una voce di odio
che splendeva nel cielo

      Dormiva Mestre
            sotto una coltre di stelle
            mentre si sbriciolavano
            vite e mattoni.

Le notti continuano a tornare
ma al cielo
non salgono più
canti d’allegria
d’una vita frenetica

            Oggi salgono solo
            preghiere di dolore e di strazio.

 

         L A  P I A Z Z A
   
Nella piazza una fontana
una  fontana che piange
nell'aria una domanda
nel silenzio la risposta

 

     M A L I N C O N I A

Una foglia secca
una croce
un pianto.


     
fiore di malva
     

UN  PUGNO  DI NULLA
    
Un pugno di nulla
da un grande amore
una gran fiamma
per nulla lasciare
  
Un pugno chiuso
che nulla contiene
 tutto il ricordo
del grande bene
che ho donato a te
    
Ma anche tu
stringerai al cuore
vuoto d'amore
un pugno chiuso
che nulla contiene
ultimo dono d'un grande bene
    
E l'amarezza
che avrai nel cuore
non ti saprà sciogliere mai
tutto quel gelo
che ti strappò a me.

 

SOLITUDINE

Da tempo il mio cuore
avvolto da una nebbia cupa
e tutti i miei istinti tiene celati.
Eppure a volte mi sento
fremere di gioia
o morire di dolore
e vorrei che il mondo
sentisse con me.
   
E' impossibile

questa nebbia continua a calare,
a separarmi
dalle cose che amo.
Perché mi fermo?
Perché non reagisco?

Una tenue luce
è, per un attimo, filtrata
chissà forse era per me
il messaggio che da tanto
attendevo da Te.

          LA TOMBA

Quella tomba abbandonata
senza fiori e senza lacrime
sfuggita da ognuno
come fosse temuta
Oggi è  rinata
una vergine in lacrime
seguita da un bambino
oggi l'ha baciata.


     
fiore di malva
     

LA PARTENZA
    
Le tue mani di vetro
si posavano sui miei baci
mentre l'autunno

cadeva sul nostro addio
 

L A   F I N E
    
Quando mi sono alzata ero felice
Si, tu mi amavi
vicino illuminavi l'aria
scaldavi la stanza.
Mi amavi, ti amavo,
il mondo era bello.
Mi sono fermata un attimo
per aspirare quella felicità
ma non profumi di fiori
non musiche divine
solo un vento tagliente
ed un rombo assordante
non potevo capire
perché: ti avevo perduto.


     
 
     

S E T T E M B R E
  
In questo settembre    
/ferito dalla tristezza/    
 caduta 
/su spazi lacerati dal silenzio/    
un'alba immobile.    
      A lungo aspettammo           
il vento caldo dell'autunno    
      a cancellare l'arrivo dell'inverno    
Macerati nell'attesa    
ci ha sorpresi    
un tramonto di ghiaccio.

 

 

***

Lacrime di pioggia
Non devono essere
Il solo ricordo
Di uno splendido amore.

(1980)


 

SPIRALE  a spanio sergio

Compare un segno nel cielo
è un messaggio, un essere umano o altro?
Tra galassie imperfette d’amore
tra spazi siderali
tra  noi  che sogniamo,
costante un quesito si pone
e poi?
e  più avanti, che c’è?
Quesiti che assillano l’uomo
che lancia la sua fantasia
in galoppi sfrenati a cercare più oltre
a cercare che cosa?
Ed ecco che dal fondo del cuore
una risposta compare
è l’anelito , il desiderio di andare,
il movimento a spirale
che l’uomo realizza
un movimento d’amore
che TU SAI
ci porta oltre ogni galassia
ci porta oltre le stelle
per giungere al centro del cuore.

 

     
     
     
fiore di malva

Giorgia Pollastri
dalla Silloge
'Passaggio obbligato'

     
     
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