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“A BREVE”
Geroglifici intraducibili
Le sensazioni che il passato trasmette
Sul mio essere seduta
Le gambe volonterose stanche
Del volere senza potere….
In fondo a questa vulnerabile stanchezza
Mille sorrisi nascono dai dettagli
Sale sole e ironia dell’impotenza!
Saper evitare la superbia del vittimismo
Riuscire ad assecondare l’aggravio del dubbio
E giocare con il mistero che vola con me senza braccia né gambe !
La partita contro la mia testa
Non è né vinta né perduta
A breve deciderò se dipingere le mie unghie anche questo anno!
12 aprile 2004
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“DALLA PARTE DI ME STESSA”
Proverò a vivere dalla parte di me stessa
Ristabilendo rapporti reali
Tra le dimensioni della mia esistenza
E l’insorgere continuo di progetti
Gridati respinti sospettati da irragionevoli dubbi…
Proverò a cercare dalla parte di me stessa
Una elementare gratificazione
Che ristabilisca una parvenza di equilibrio….
Non serve strappare pagine
Per sommergere la mia libera espressione
Di coriandoli
Che si posano sulla polvere del quotidiano…
Non serve girare la testa cercando il sole perché mi renda cieca
Oppure la notte per restituirmi il sonno…
Non serve neppure osservare mani che invecchiano
Costruite su un cuore che sogna ancora piogge da bambini…
Il rispetto che nutro
Verso ciò che non ho potuto vivere
Amplifica una sensazione di stallo che non posso fuggire a lungo…
Cercherò di osservare dalla parte di me stessa
Togliendo gli orpelli non necessari
Che stabiliscono numerose variabili all’ipotetico…
Seduta al mio posto
Occupando il mio spazio
Tutta l’energia sta
Nei desideri persi !
A trovarla…
12 marzo 2008
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“L’ ATTIMO”
C’è stato un attimo in cui
Tutto il credibile era possibile
I fiori sulla pelle
Le scarpe slacciate
Le tasche piene
Le tasche vuote
Gli occhi bramosi di possedere ogni minuto
le gambe svelte di passi sicuri
nonostante il buio dell’incognita…
c’è stato un attimo che ci ha raccolti tutti
nel sorriso malizioso e ingenuo dell’immortalità
che ci appartiene per una dolce parentesi soltanto…
il momento in cui il buio sembra luce
e viviamo la luce aspettando il buio
come luogo di incontro di mani ancora tiepide…
lo sguardo mai stanco
lo stomaco mai sazio
la coscienza ancora in silenzio
ed il silenzio uno spazio da riempire di voci
le voci un dettaglio
i dettagli la vita…
dura un solo istante
la scelta di una direzione…
Tutta l’esistenza per scontarla!
8 marzo 2008
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“LA CHIAVE”
Occhi dipinti
Sorrisi smaglianti
L’utopia dell’apparenza
Di fronte all’importanza della sostanza…
Ciechi burattini
Imbalsamatori di circostanze
Falsi eroici simulatori
Frustrati infatuati
Di orpelli che minimizzano e degradano
I valori che ci sostengono…
L’impronta del nostro istinto
Gravato sull’asfalto delle possibilità
In balia di giochi viziosi e scelte spesso casuali…
L’astratto a contendersi il territorio della ragione
Ed io
A smettere di costruire castelli
Di cui non possiedo la chiave !
28 maggio 2008 |
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Paola Rivabene Bellarosa.paola@alice.it
parolearia.blogspot.com/ |
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