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Biografia  
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  I

L'esplosione ha lasciato
l'aria limpida e vuota
un angelo ora mi insegna
il travaso dell'acqua nella giara
mentre l'orologio celestiale
batte vita e stagioni.

L'amore prende forma
dal contenitore che lo ospita.
Ah, che a riversarti 
nel vaso incantato
sia una mano aperta e gentile
e mai un pugno chiuso.

 
 
VII

Fiera davanti alla rosa
hai congiurato con il fuoco
e strofinato forte tra le mani la scintilla
l'inaspettato bagliore del fare
misticamente collegato all'intuizione.
Non discerni ancora i burroni,
le fratture, i picchi.
Non ti aiuta misurare di continuo
il lavoro con lo sguardo,
ascetico percorso
che si dipana verso l'esperienza.

 
 

VIII

Un laccio sugli occhi,
una polvere sottile in controluce
non ci sarà né punizione né premio.

Il dolore è quello convenuto
e anche la pietà è ordinaria.

Convinto di essere ciò che dici e pensi
convinto di essere ciò che fai
per guadagnarti il pane.

Poni distanza tra te e le domande
e ti distacchi da buio e ombra.

Non vuoi che una mattina
dal vuoto arrivi la risposta
che, come crepa nel muro,
incrini la certezza.

 
  

X

L’acqua è la dannazione della pietra,
così la sconfitta
si ripete attraverso i tempi.
Con la sabbia tra i denti,
la goccia batte e scava, 
e la roccia annichilita sperimenta già,
chiusa nell’orgogliosa convinzione
della propria unicità,
l’abbandono alla polvere
e il bordo acuto di una nuova forma.

 
 
 
  XI

Senza fine né un inizio
costantemente scagliata in differenti direzioni
la punta della freccia mostra
che da un punto all'altro del mondo
ogni azione, direzione e possibilità
di ogni momento, di sempre,

è solo un'altra deviazione temporanea degli eventi
 
 

XIV

In punta di piedi mi muovo
zero in un sacro deserto.

La luce qui è forte
e più grande e lunga l’ombra

Mi faccio
sale
al tuo cospetto,

pagina bianca
 
 

XV

La mano invisibile,
legata al cielo,
tiene e accudisce il giardino
e conosce le venature d’oro
che il fango porta.

Trasforma una cosa in un’altra
acqua in vapore,
argilla in mattone,
metallo fuso in lingotto,
come un filo teso tra due mondi,
sceglie l’idea
che si condenserà in realtà.

Nel silenzio ascolti il silenzio
e i suoi segreti senza tempo.
L’acqua è ai tuoi piedi,
così forte,
tanto sicura,
che non sente

il bisogno di lottare.
 
 

XVIII

La domanda si ripete e si ripete
aggrovigliata tra i fili della rete
incagliata sulle rive dell’isola stretta

qui ci si ribella o accetta
qui si muore o si ricomincia
qui ci si rassegna e trema.

 
 

XXII

Ah se non avessi avuto la vita
a sbarrarti la strada
hai navigato per anni, mesi, giorni
ore, minuti, secondi.

Hai annotato tutto sul diario di bordo,
rotte, correnti avverse, forza dei venti
nomi delle sirene.

E sei ancora qui

con la penna in mano
e non trovi via d'uscita.

Ora ne sei convinto.

Non vale più
la pena di ricordare
come sarebbe dovuta finire questa storia.

Il finale è questo.
 
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