Nato a Venezia nel gennaio del 1951, sono riuscito, per un soffio, ad acquisire pregi e difetti tipici dei nati sotto il segno dell’Acquario.
Ragazzino introverso e svogliato ho avuto la fortuna di incontrare tre splendide insegnanti di educazione artistica; la Signorina De Toni, Sofia Gobbo e Sara Campesan, che mi hanno fatto prendere coscienza della mia creatività;
una creatività rozza ma già curiosa e ribelle.
Nell’attraversare da protagonista gli anni della grande ribellione, momento saturo di novità e sperimentazioni (Allen Ginsberg e la beat generation, Frank Zappa, Andy Warhol, Timothy Leary e l’esperienza psichedelica, la controcultura, il “tutto e subito”), mi dedico allo studio dell’arte e delle varie tecniche espressive.
Nei primi anni ’80 decido di essere pronto per confrontarmi con il vero pubblico partecipando a mostre e premi vari; ma ben presto mi rendo conto che quel mondo intriso di mercanti e clientelismi non mi appartiene e, affascinato da quello stuolo di “anonimi” artisti che riempiono i musei civici, veri scrigni di cultura popolare e autenticità, decido di non firmare più le mie opere e lavorare prevalentemente nei circuiti alternativi; diventando così semplicemente un “Pittore Veneziano del ‘900”.
E’ solo all’inizio del nuovo millennio che a causa del degrado socio-politico internazionale, fra neo liberismo imperante e integralismi religiosi, riscopro l’orgoglio della mia Anarchia e con esso inizia una nuova stagione di ricerca, che pur mantenendo continuità concettuale con il lavoro svolto fino ad allora, si apre sempre più a nuove condivisioni e alle nuove tecnologie.
segue...
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