Maurizio
Follin, pittore Veneziano del ‘900
.Venuto al mondo la notte in
cui alla RAI trasmettevano La Cantatrice Calva di Ionesco;
. allattato con il costruttivismo di Malevich e l’astrattismo
di Kandinsky,
. svezzato dall’informale di Vedova e l’action-painting
di Pollock,
. fluttuando fra i versi di Ginsberg e gli accordi di Zappa,
non potevo che crescere uno spirito libero.
Libero di studiare figura e natura morta, per poi esprimermi
con dripping e mouse.
Libero di non incontrare il favore del mercato, ma di stupire
e appassionare gli amici.
Libero di usare drappi non intelaiati, che richiedono un
certo coraggio a quei pochi che vogliono attaccarseli sopra
il divano buono.
Libero di mixare pittura ed immagini digitali, progettando
improbabili ambientazioni difficilmente realizzabili se non
in formato virtuale.
Con il mio lavoro cerco di darmi la possibilità di
trasmettere buone vibrazioni a quei pochi curiosi che, disposti
ad uscire dai loro panni intellettuali, accettano di respirare
una boccata di pura creatività.
Non appartengo a nessun “ismo”,
non ho la presunzione di creare qualcosa di nuovo e tanto meno
di Originale . . . . .
però mi ci diverto.
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