Maurizio
Follin: Personale
14 maggio 2006
Il primo artista che, con le proprie opere, inaugurerà
il ciclo di mostre curate da Realtà Non Ordinaria,
sarà il pittore veneziano Maurizio Follin, con
una personale che aprirà i battenti domenica
14 maggio 2006.
Le grandi tele di Maurizio Follin ben si sposano con
l’ambiente di Scriò: alcune opere saranno
esposte nelle sale da pranzo, un tocco di colore in
più che completa ed arricchisce la bontà
della tavola; altre saranno ospitate nelle suggestive
cantine dell' azienda, dove sono conservate le barrique,
le botti di rovere tostato in cui vengono fatti riposare
a lungo i vini più “preziosi”. La
mostra mira a far conoscere la produzione di questo
artista, che da sempre predilige una pittura materica
e colorata, nella quale l’azione si fa opera,
nella migliore tradizione dell’Informale. Proprio
da Vedova e dall’Action Painting di Pollock prende
il via la sua attività, che con gli anni si arricchisce
con il costruttivismo di Malevich e l’astrattismo
di Kandinsky, fra i versi di Ginsberg e gli accordi
di Frank Zappa. Le tecniche usate da Maurizio sono le
più varie, così come i media, che vanno
da quelli tradizionali ai più moderni. Teso verso
la ricerca di una completa Libertà (di colore
e di forma, per esprimere emozioni, sensazioni, sentimenti),
Maurizio ha sempre mixato tele e colori con elaborazione
digitale, scultura e pittura, figura ed avanguardie,
Informale ed arte tribale. Il tutto, negli anni, ha
concorso a determinare una produzione varia, per ribadire
ciò che l’autore rivendica da sempre: la
propria libertà creativa, perchè l’arte,
per Maurizio, deve “rispondere esclusivamente
alle proprie esigenze creative, e non si deve scendere
a compromessi per renderla bene di consumo”.
Nicoletta Consentino
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