|
Land art - land "Arta" |
|
|
|
|
|
|
Nell’estate del 2000, durante
una passeggiata lungo Rio Radice, nell’alta
Carnia, per riparami dal sole presi per un ramo
secondario, giungendo di fronte ad una cascatella
che sembrava scaturire di lato ad un masso
|
|
|
|
|
|
arrampicandomi dietro al masso per scoprire che
dopo una strettoia di rocce stratificate da cui scaturiva
l’acqua,
|
|
|
|
|
|
si apriva un anfiteatro con le pareti di roccia.Sentii
la sensazione di trovarmi in un luogo particolare, il
rumore dell’acqua amplificato dall’eco naturale
del luogo, mitigava il senso di oppressione della gola
chiusa, un luogo energetico, questa sensazione fu confermata
nei successivi ritorni in cui portai altri a condividere
con me la singolarità del luogo, tanto che è
diventato un appuntamento fisso nel tempo, e lentamente
si è fatta strada l’idea di un intervento di "Land
Art” Richard Long,
per dare completezza alle sensazioni che il luogo ogni
volta mi ispirava.
|
|
|
|
|
|
|
Un luogo da cui gorgogliando usciva l’acqua:
il latte della madre terra, un luogo chiuso in cui il
tempo sembrava fermarsi e in cui si percepiva la forza della
natura, luogo magico e spirituale
|
|
|
|
|
|
Quindi l’intervento si è
sviluppato da subito quasi autonomamente in questa direzione,
con un dripping di Maurizio Follin su di una tela contenente
i simboli e gli archetipi delle maggiori religioni, dripping
posto al centro ideale rivolto al sole a mezzogiorno,
sole stilizzato a terra, corda (raggio del cerchio ideale)
dal centro del dripping verso il levante con delle estemporanee
bandiere di preghiera, diagonale di “Menir”
asse da nord- est, sud-ovest.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Ero cosciente che l’istallazione sarebbe
stata assolutamente effimera, vista l’orografia
del luogo,infatti ritornato il 02/09/2005, dopo un’estate
piovosa l’unica traccia rimasta erano le “bandiere
di preghiera”che affioravano dai sassi trascinati
dall’ acqua.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
chiudi |
|
|