"Il fantastico gioco ritmico e cromatico di Mirta Caccaro "
24 maggio 2009       


Artista completa, a tutto tondo, Mirta Caccaro si dedica alla pittura come alla grafica, alla scultura come all’illustrazione. Si occupa di illustrazione xilografica per ragazzi, dove realismo e favola convivono: tuttavia, anche nelle opere pittoriche e scultoree, si sente di continuo un certo gioco tra realtà e fantasia, serietà e svago, riflessione e leggerezza.
Mirta Caccaro indaga pittura, letteratura, poesia, e questo suo esplorare mondi diversi del pensiero umano si riflette nelle sue opere, dove la banalità è bandita, e dove i rimandi e le suggestioni provenienti da mitologie nordiche, fiabe italiane, racconti, vengono trasfigurati per trasformarsi in qualcosa di completamente altro, profondamente intriso di musicalità, grazie ad una personalità gentile, sensibile e riservata che si fa però prorompente nell’uso del colore.
Cubismo e surrealismo sono i riferimenti estetici per eccellenza, anche se non mancano chiari rimandi al vitalismo di Matisse, ai suoi colori caldi ed esplosivi, a quella potenza sprigionata dalle forme in movimento che diventa pura energia.
L’astrattismo colorato di Mirta Caccaro non è mai fine a sé stesso, ma nasce da uno stretto legame che l’artista instaura con la natura, con il magico mondo degli animali: e l’animale per eccellenza, richiamato e spesso percepibile tra i segni sinuosi e le campiture di colore, è il cavallo, con la sua forza elegante e quell’idea di libertà che sempre lo accompagna. Scaturita da un’immagine reale, l’idea si concretizza però sul supporto scelto in modo graduale, i contorni si fanno stilizzati, le linee si compenetrano, si sintetizzano, fino a perdere, apparentemente, qualsiasi connessione con l’esistente. E così, ogni opera di Mirta, che sia una ceramica, una pittoscultura in lamiera, una stampa, una grande tela, si presta ad essere letta dallo spettatore in mille modi diversi: ognuno riconoscerà il suo pezzettino di mondo, o si sentirà emotivamente e psicologicamente parte di un tutto con cui instaurare un profondo, intimo rapporto.
Questo rapporto esclusivo si fa tanto più intimo, quanto più fluttuanti ed in movimento ci appaiono le forme, a volte oniriche e visionarie, altre semplicemente poetiche, ma sempre luminose, accattivanti, versatili, e generate da un colore smaltato, puro e brillante. Il colore canta, si fa musicale, grazie agli accostamenti tonali, a volte inconsueti, a volte stridenti, accompagnati da segni spessi e nudi che, limitando le campiture in un modo però che nulla toglie alla libertà compositiva, fungono quasi da contrappunto.
Il talento coloristico di Mirta, la felicità cromatica che sembra intrinseca ad ogni suo lavoro, il bizzarro estro creativo che permette a suggestioni poetiche e simbologie latenti di trasformarsi in  forme che sembrano scivolare sul supporto in composizioni calibrate e dominate da un preciso elemento ritmico che non viene mai meno, sono gli ingredienti che fanno di Mirta un’artista molto apprezzata da critica e pubblico.

Nicoletta Consentino
maggio 2009