Mariano Bellarosa

Ferdinando Sorbo

Autodidatta, sono nato in una chiavica di cittadina i cui topi sono quasi tutti reazionari-fascisti, in provincia di Caserta. Inizio con sperimentazioni sonore nel 1991. Gli strumenti erano sintetizzatori digitali hardware e software con cui costruivo musica elettronica,la grafica-pittura digitale venne in un secondo periodo(2000-01) quando i pc cominciarono ad essere più potenti. Attualmente uso tre p.c. con tre sistemi operativi diversi:Linux,Mac osx,Vista.......le opere grafiche-pittoriche sono state costruite con i software:Gimp, Nip2 (V.I.P.S.) Fyre, Photoshop elements, Artrage, Paint. I miei ispiratori in grafica-pittura sono stati:Kandinskij, Klee, Mondrian, Rothko, Pollock, Futurismo, Cubismo, Astrattismo, Surrealismo........i miei maestri sono l'intuizione e il mio spirito......i libri di Johannes Itten,Josef Albers,di Kandinskij, Klee, Mondrian,Rothko.......i miei strumenti sono mouse, tavoletta grafica, p.c., software vari di grafica-pittura. Per un pudore filosofico-estetico, fino ad ora non ho mai ritenuto di dover mostrare le mie creazioni ad altri anche perché ritengo che la sfera creativa-spirituale e quella pubblica-sociale-comunicativa sono sfere separate. L'artista crea per il proprio spirito, l'atto creativo già lo appaga, la comunicazione sociale della propria creazione avviene o per sopravvivenza biologica, o per condivisione-dono agli altri(quello che si è ricevuto gratis,gratis si deve dare). La mia visione artistica grafica-musicale rimane legata alla sperimentazione astratta che possiede più potenzialità plastiche-generative specialmente attraverso l'uso di algoritmi matematici..........Fino ad ora ho fatto uso del metodo pittorico tradizionale solo un paio di volte: dripping di colori sintetici-plastici su carta fotografica. I pregi della pittura tradizionale sono la sua matericità, i la sua unicità......mentre la pittura digitale non è materica ma possiede una riproducibilità elevata senza perdita di qualità. Risolto i problemi di sopravvivenza biologica, mi posso dedicare serenamente all'arte.........che per me è paragonabile alla perla trovata nel campo nel vangelo, per lei ho venduto tutto quello che posseggo(molto poco) per averla......Teoricamente essa è praticabile da chiunque possegga uno spirito, anche i bambini,che istintivamente sono portati verso l'arte astratta espressionista........tranne i maiali,che o non saprebbero che farne (non è commestibile) o ne farebbero un uso distorto-commerciale-volgare-di potere politico..........concludo con alcune citazioni....... Per noi l'arte è un'avventura all'interno di un mondo sconosciuto, che può essere esplorato solo da coloro che non hanno paura del rischio. (Rothko) .........in questo senso si può affermare che l'arte intera altro non è che il ritratto di un idea. (Rothko) L'esperienza di fruizione di un'opera d'arte, è un vero matrimonio di spiriti diversi, e ,nell'arte come nel matrimonio, la mancata consumazione è motivo di annullamento (Rothko). La parola e il suono, la forma e il suo colore sono manifestazioni di un aldilà, che ci è dato presentire guardando e ascoltando. Come il suono dà un vivo senso di colore alla parola pronunciata, il colore dona alla forma una musicalità intensamente spiritualizzata. L'essenza primordiale del colore è un'armonia onirica, è musica divenuta luce. (Johannes Itten 1961) Chi vuole essere maestro del colore deve vedere, sentire e vivere ogni singolo colore e le sue infinite combinazioni con tutti gli altri colori. (Johannes Itten 1964) Per questa ragione utilizziamo immagini che risultano direttamente comprensibili da tutti coloro che accettano l'arte come linguaggio dello spirito,ma che appaiono come simboli privati a coloro che richiedono all'arte informazioni e commenti. (Rothko) L'astratto rimane infatti l'espressione plastica in funzione dell'universale: esso è l'interiorizzazione più approfondita dell'esteriorità e l'esteriorizzazione più pura dell'interiorità. (Mondrian 1925) Da questo equilibrio, dall'inconscio, dall'immutabile scaturisce l'arte. Essa raggiunge la sua espressione plastica attraverso il cosciente. L'apparizione dell'arte viene dunque ad essere l'espressione plastica dell'inconscio e del cosciente. Tale espressione rivela il rapporto fra l'uno e l'altro: l'espressione muta, ma l'arte rimane immutabile. (Mondrian 1925)

 

 

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